La macchina della solidarietà del sistema Coop: donati oltre 2,1 milioni di euro per l’alluvione in Emilia-Romagna e Marche

Oltre due milioni e centomila euro raccolti e 81.000 donatori fra soci, dipendenti, consumatori e fornitori Coop. Sono questi, in sintesi, i risultati della campagna di raccolta fondi avviata lo scorso maggio 2023 a ridosso dell’alluvione che aveva colpito Emilia-Romagna e Marche.

Ora la restituzione a favore di quei territori, delle collettività e dei produttori maggiormente colpiti.

Grazie alle risorse in arrivo da Coop, in 9 comuni saranno finanziati interventi di riforestazione urbana e di ripristino e innovazione delle coltivazioni in 7 cooperative agricole.

Nuovi pereti e noceti, piantagioni di noccioli e vivai di asparagi e fragole prenderanno forma, nelle aree colpite dall’alluvione del maggio 2023, grazie alle donazioni in arrivo da parte del Sistema Coop. Assieme ad esse, faranno la loro comparsa tecnologie a basso impatto ambientale, impianti di irrigazione capaci di efficientare l’utilizzo di acqua e macchine agricole elettriche che permetteranno di azzerare le emissioni di CO2 e ridurre anche l’inquinamento rumoroso, a tutto vantaggio della qualità del lavoro dei lavoratori impiegati in agricoltura.
Agricoltura che non è comunque l’unica destinataria delle risorse messe a disposizione dalle Cooperative di Consumatori italiane, dai loro soci, dipendenti e fornitori: nei 9 comuni maggiormente colpiti (Marzabotto, Conselice, Massa Lombarda, Lugo, Bagnacavallo, Faenza, Meldola, Forlì e Cesena) proprio grazie alla loro generosità torneranno a prosperare sentieri, parchi e verde urbano.
Oltre a questi, c’è un terzo filone nel quale si è suddiviso e indirizzato il contributo ottenuto dalla raccolta fondi, destinato specificamente ai dipendenti di Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno che hanno in prima persona subìto danni in seguito all’emergenza: a loro, infatti, sono andati non solo ristori in denaro ma anche ore e giornate di ferie donate dai colleghi, grazie alle quali hanno potuto fare fronte alle esigenze di ripristino e cura delle loro case.
E, mentre le donazioni ai dipendenti sono state erogate nell’immediatezza dell’evento, per quelle destinate al territorio arriva ora, dopo un’attenta valutazione delle reali esigenze delle comunità colpite, il momento della consegna delle risorse raccolte, che assommano al risultato finale di oltre 2,1 milioni di euro, raccolti attraverso 81.000 donatori coinvolti.

Presente e futuro: un sostegno strategico per l’agricoltura – l’esempio della Cooperativa Agricola Bracciantile Massari

A Conselice, in un territorio mediano, collocato nella provincia di Ravenna ma vicinissimo a Imola, l’alluvione ha picchiato duro.
Qui, la Cooperativa Agricola Massari avrebbe forse evitato i danni peggiori, se non avesse acconsentito ad abbassare il livello degli argini così da far sfogare la piena nei propri campi, e quindi alleggerire la pressione dell’acqua verso l’abitato di Conselice, duramente colpito nonostante questo intervento. In seguito, sui campi della Cooperativa l’acqua ha ristagnato per parecchio tempo, con alcuni vitigni rimasti sotto l’acqua anche per oltre 10 giorni. Le strade che collegano le coltivazioni ancora oggi non sono state completamente ripristinate e complessivamente il 95% della produzione annuale è andato perso, tra le raccolte in essere al momento dell’alluvione e quelle che nell’estate e in questo inverno non sono state comunque possibili.
In quelle poche ore del maggio 2023, i soci della Cooperativa hanno visto l’acqua salire e hanno giocato una corsa contro il tempo per portare almeno in salvo il bestiame. Per le coltivazioni, invece, nulla da fare.
Il pereto del CAB Massari è l’esempio vivente del climate change. Già colpito dalle gelate inaspettate dei primi mesi del 2023 che avevano compromesso le gemme, a maggio non c’è stato alcun modo di salvarlo dall’acqua che lo ha quasi completamente sommerso per due volte. Defluiti acqua e fango, a luglio è stato sferzato da una tromba d’aria che ha completato la distruzione. Quindi l’unica soluzione rimasta è stata strappare via tutte le piante e ripiantarle, investendo centinaia di migliaia di euro per sperare in una raccolta tra almeno 4 anni.
Da questa lezione prende le mosse la prima linea di intervento sostenuta da Coop, finalizzata a promuovere tecniche e tecnologie innovative per un’agricoltura moderna e resiliente, in grado di fronteggiare le sfide poste dalle nuove variabili climatiche: varietà più rustiche e resistenti, impianti di copertura per difendere le colture dalle gelate primaverili, dagli insetti alieni e dalla grandine sempre più frequente, centraline, sonde e impianti a goccia per una gestione efficiente dell’acqua, metodologie agronomiche basate più sull’agricoltura biologica e sulla lotta integrata che sui fitofarmaci di sintesi, così da ridurre gli impatti ambientali del settore.
Una scelta che Coop porta trasversalmente nelle altre sei cooperative agricole interessate dalle donazioni. Inoltre, nessuno degli interventi di taglio economico è stato finanziato al 100%, ma solo al 50% proprio per stimolare, attraverso la compartecipazione, la destinazione responsabile degli investimenti
I fondi destinati a questo capitolo di aiuti ammontano a oltre un milione di euro.

 Giampietro Sabbatani, Direttore CAB Massari con Marco Pedroni, Presidente ANCC-Coop. Foto Fabrizio Zani/Pasquale Bove

Il verde comune, spazi condivisi dove fiorisce la socialità – Non solo edifici, non solo campi: tra le infrastrutture colpite dall’alluvione sono da annoverare anche i parchi pubblici. Luoghi di importanza non vitale per gli individui ma indispensabili per lo sviluppo della socialità, in particolare delle fasce di popolazione più anziana e per i bambini.
Proprio pensando a loro e alla necessità di ripristinare la disponibilità di questi spazi condivisi, assieme alle amministrazioni dei comuni coinvolti sono state individuate alcune aree di interesse pubblico su cui intervenire. Grazie alla raccolta fondi del sistema Coop, quindi, verranno riqualificati oltre 15 tra aree verdi e parchi giochi in 8 comuni: 2 a Conselice, 6 a Lugo e 3 a Bagnacavallo. E poi ancora Massa Lombarda, Faenza, Meldola, Forlì e Cesena, città nella quale verranno recuperati gli orti sociali. Gli investimenti contribuiranno a restituire alle famiglie non solo i parchi principali, ma anche gli spazi di quartiere, come quello adiacente al quartiere Vivaldi, a Conselice, e quello presente nella frazione di Fruges, quasi completamente allagata, nel comune di Massa Lombarda. O, ancora, come il parco di via Giusti e il parco di via Ungaretti, nella frazione di Villanova.
Nel condurre le riqualificazioni, a seconda delle necessità potranno essere svolti interventi di messa in sicurezza delle piante ad alto fusto e di ripiantumazione; installazione di nuovi arredi urbani, giochi per bambini e attrezzature sportive; ricostruzione dei camminamenti pedonali e ciclabili.
E di ricostruzione della sentieristica locale e della relativa segnaletica, si parla anche in relazione al territorio di Marzabotto, altra area che trarrà beneficio dai fondi Coop: nell’area del Comune appenninico infatti, in conseguenza dell’alluvione, il crollo delle piante e l’attivazione di frane e smottamenti hanno reso impraticabili alcuni sentieri di forte passaggio, come quello che collega Marzabotto alla cima di Monte Sole.
Nel complesso, alla riqualificazione delle aree verdi verranno destinati quasi 700mila euro.

LE DICHIARAZIONI

“Siamo orgogliosi del riscontro ottenuto da questa campagna di donazione – ha ammesso Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) – Il risultato è importante e testimonia ancora una volta la grande solidarietà che accomuna il nostro mondo e si concretizza durante l’emergenza. Mi preme sottolineare come stiamo investendo nel caso delle cooperative agricole su progetti che tengano conto delle evoluzioni climatiche e dell’impatto che si sta determinando sulle nostre colture puntando su un aumento delle varietà e su una maggiore capacità di resistenza alle avversità. È come se puntassimo su un cambio di paradigma che modifica gli assetti produttivi e ci rende più forti nei confronti di quanto in maniera repentina sta avvenendo per evitare di pregiudicare il sistema agricolo italiano”.

“Di fronte alle devastazioni climatiche del 2023, il cuore della cooperazione è stato grande – interviene Paolo Lucchi, Presidente di Legacoop Romagna – Abbiamo raccolto, grazie alla generosità delle cooperative di tutt’Italia di tutti i settori, dei loro soci e lavoratori, 5,7 milioni di euro, di cui 3 già erogati a favore delle cooperative che hanno subito danni e 2,7 messi a disposizione dei Comuni romagnoli, per il ripristino di scuole e di altri luoghi di pubblica utilità del territorio. La più colpita dagli eventi è stata la cooperazione di conduzione terreni, che dall’impegno del sistema Coop ha ricevuto un contributo ingentissimo, che è anche uno stimolo a cambiare modo di produrre, una sfida che accettiamo. Non possiamo però permetterci che lo Stato dimentichi ciò che è accaduto: noi continuiamo a fidarci della promessa di garantire ad imprese e cittadini il 100% dei ristori e la totale messa in sicurezza idrogeologica della Romagna.”

Giampietro Sabbatani, Direttore Cab Massari – “La Cab Massari non si è rassegnata e non si arrende di fronte ai gravissimi danni subiti dalle calamità che ci hanno colpito nell’”annus horribilis” 2023. Noi rilanciamo con un ambizioso piano di investimenti che prevede la ricostituzione del pereto biologico di 8,2 ettari distrutto nel 2023 e l’impianto di ulteriori 7,5 ettari di pereto biologico che andranno a sostituire altrettanti pereti che stanno finendo il loro ciclo produttivo. Abbiamo programmato ulteriori 4,5 ettari di noceto che andrà ad alimentare la filiera di produzione italiana di frutta secca di Coop Italia.
Sono in corso di attuazione altri investimenti in tecnologie avanzate e rispettose dell’ambiente con un programma che prevede l’introduzione di tre carri raccolta ad alimentazione elettrica e un telescopico elettrico per la movimentazione dei box contenenti le pere biologiche destinate agli impianti di stoccaggio e confezionamento delle pere biologiche che arriveranno poi sugli scaffali dei punti vendita Coop. Questi investimenti di circa 1,3 milioni di euro sono resi possibili grazie all’intervento prezioso di Coop, intervento che sta a dimostrare l’importanza e il valore della solidarietà cooperativa soprattutto a confronto con gli attesi ristori pubblici, di cui ad oggi abbiamo ancora poche certezze. Gli investimenti previsti sono in linea con l’impostazione della cooperativa che da trent’anni ha sposato i progetti di agricoltura biologica ed integrata aderendo ad una impostazione di agricoltura rispettosa dell’ambiente e infatti in azienda sono presenti circa 170 ettari di zone umide rinaturalizzate, boschetti e siepi che hanno creato un ambiente unico nel panorama della pianura padana”.
“È indispensabile essere tempestivi nei momenti dell’emergenza, ma altrettanto importante è continuare a vigilare sulle esigenze delle comunità anche quando la fase più critica sembra essere passata – ha sostenuto Mario Cifiello, Presidente di Coop Alleanza 3.0. “Dare un pronto sostegno alle comunità e ai lavoratori del sistema cooperativo, per noi è stato solo il primo passo, ed oggi arriviamo a fornire aiuto e una nuova prospettiva non solo ad un settore vitale come l’agricoltura con il quale, come principale cooperativa di consumatori, abbiamo ovviamente un rapporto simbiotico. Attraverso la nostra raccolta, puntiamo anche l’attenzione su un elemento altrettanto vitale per lo sviluppo ed il mantenimento di una collettività sana e coesa, gli spazi verdi di aggregazione. E in quanto soggetto che vive il territorio con una prospettiva di radicamento vero, tanti di questi luoghi – necessariamente trascurati nell’immediatezza dei drammatici eventi dello scorso maggio – siamo fieri di poter aiutare a restituirli alle famiglie, agli anziani e ai bambini di queste comunità”.

Andrea Mascherini, Presidente Coop Reno – “Nel caso specifico del territorio in cui sono presenti i negozi di Coop Reno, i danni dell’alluvione e del maltempo hanno evidenziato la fragilità dell’Appennino bolognese, e sono state soprattutto le frane, centinaia di frane, che hanno danneggiato case, strade, infrastrutture  e utenze. Questa dura prova ha però fatto reagire e compattare la popolazione e il tessuto economico sociale, che anche noi rappresentiamo”

Eleonora Proni, Sindaco di Bagnacavallo e Presidente Unione Comuni della Bassa Romagna – “Ringraziamo di cuore Coop per la sensibilità che ha sempre dimostrato e ancor più sta dimostrando ora verso il nostro territorio. Scegliere di sostenere il mondo agricolo e il ripristino di parchi e aree di socialità significa investire sulle comunità e sulla loro capacità di superare le difficoltà insieme. I nostri parchi, i giochi e le aree verdi, al pari delle aree rurali, hanno subito danni ingenti e portano ancora i segni del passaggio dell’acqua; il supporto di Coop ne permetterà il ripristino ridando normalità e vivacità ai nostri spazi verdi.
Non smetterò mai di ringraziare la meravigliosa macchina della solidarietà che si è stretta intorno a noi da maggio in avanti e ci ha dato, ci sta ancora dando, gli strumenti per risollevarci. Coop è nel territorio, è una rete che sostiene e che è presente in modo capillare nelle nostre realtà, ha subito essa stessa ingenti danni nei nostri centri, ma è solo insieme che si va avanti e per questo rinnovo la gratitudine a nome della Giunta e dell’intera comunità della Bassa Romagna”.

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