Firmato l’accordo per il rinnovo del CCNL delle cooperative sociali

L’accordo, che sarà posto al vaglio dei lavoratori e degli organi di rappresentanza dei soggetti firmatari, prevede aumenti economici, l’introduzione dell’istituto della quattordicesima e l’impegno forte per tariffe adeguate da parte delle istituzioni.

È stata raggiunta una intesa sul contratto collettivo nazionale della Cooperazione sociale. Sindacati e centrali cooperative (Federsolidarietà Confcooperative, Legacoop sociali e ACGI imprese sociali) hanno siglato un accordo che verrà sottoposto nelle prossime settimane alla consultazione dei lavoratori e degli organismi delle organizzazioni datoriali.

“Abbiamo fatto un grande sforzo – afferma Massimo Ascari, vicepresidente di Legacoop sociali nazionale – con l’obiettivo di valorizzare la cooperazione sociale, pilastro fondamentale del welfare del nostro paese, a partire da un giusto riconoscimento economico dei lavoratori. Un risultato che, per trovare piena attuazione, necessita dell’impegno delle istituzioni nostre committenti, attraverso il riconoscimento di tariffe adeguate e appalti economicamente appropriati. Le cooperative sociali, senza un impegno condiviso, non possono da sole sostenere questo contratto né, di conseguenza, il reddito di soci e lavoratori”.

“Nei territori di Modena e Ferrara – specifica Daniele Bertarelli, vicepresidente di Legacoop Estense – parliamo di oltre 5.500 lavoratori coinvolti, solo nel perimetro delle 33 cooperative e consorzi sociali nostri associati. Professionisti che quotidianamente svolgono un lavoro essenziale per garantire servizi di qualità alle nostre comunità: dall’ambito socio-sanitario all’inserimento lavorativo di persone fragili, passando per i servizi per la cultura. Le persone sono la vera forza della cooperazione sociale e questo contratto va nella direzione di migliorarne la soddisfazione”.

Punti salienti economici dell’ipotesi per Il nuovo contratto sono la previsione di un aumento di 120 Euro mensili al livello C1, da riparametrare per gli altri livelli contrattuali, dal gennaio 2025 l’introduzione della quattordicesima mensilità al 50% e l’innalzamento dell’importo per la sanità integrativa che raggiunge i 120 € annui. Sempre nell’ottica della valorizzazione delle socie e delle lavoratrici, viene estesa al 100% l’integrazione economica della maternità. Un ulteriore elemento che qualifica, anche sul piano valoriale, l’intesa. L’impegno comune tra sindacati e cooperative per appalti e tariffe adeguati, la lotta alle false imprese e al dumping salariale trova una sua risposta anche nel contratto attraverso un nuovo osservatorio sugli appalti e sulla definizione di una possibile gradualità più aderente alle realtà aziendali e al mancato riconoscimento degli aumenti contrattuali. Per quanto riguarda la cooperazione sociale di inserimento lavorativo, oltre a una più cogente definizione dei suoi campi di applicazione vengono inseriti nuovi profili professionali in modo da rendere sempre più aderente alle reali attività svolte dai soci il dettato contrattuale. Trovano infine soluzione il tema del tempo di vestizione e quello delle cosiddette notti passive, attraverso un adeguamento degli importi del servizio.

 

 

 

 

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