È online il quarto Bilancio di Sostenibilità di Coopfond, dedicato all’esercizio 2022-2023. Un passo importante nell’attuazione del Piano strategico 2021-2023 di Coopfond che aveva un chiaro obiettivo: agevolare la transizione delle cooperative aderenti a Legacoop verso la sostenibilità e l’impatto.
Il lavoro sulla sostenibilità e il Bilancio saranno al centro di un’iniziativa che sarà realizzata nei prossimi mesi, ma fin d’ora dal documento emergono alcuni aspetti che può essere utile sottolineare e che evidenziano come quello in corso sia un percorso vero, in cui non ci si limita a fotografare la realtà ma ci si mette in discussione per cambiarla davvero.
Il quarto Bilancio riprende innanzitutto, in tempo reale, tutte le novità normative intervenute, come la versione definitiva dei nuovi GRI Universal Standard entrati in vigore a gennaio 2023 e lo Standard “Cross-Cutting” ESRS 1 General Requirements della direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese (CSRD) che, approvato dalla Commissione Europea a luglio 2023, introduce l’analisi di ‘doppia materialità’, che valuta sia le risposte dell’impresa all’ambiente sia i rischi e le opportunità presenti all’interno dell’impresa.
Obiettivo principale dell’esercizio era avviare la procedura per l’ingresso di sempre più interventi nella classe A del rating di sostenibilità, quella in cui si trovano le organizzazioni che, oltre a cercare di evitare danni e generare benefici per gli stakeholder, vogliono contribuire a individuare soluzioni rispetto a specifiche sfide ambientali e/o sociali e per un particolare gruppo di stakeholder.
Per riuscire ad aumentare il numero degli interventi in classe A si è lavorato, racconta il Bilancio, su due fronti. Il primo impegno è stato rivolto allo staff di Coopfond. È stata avviata così una formazione per i componenti della squadra che lavora sulla sostenibilità (composta da Donato Archetti, Paola Bellotti, Luigi D’Amico, Paolo De Pascalis e Silvia Tabaroni) e quattro di loro hanno portato a termine a Torino il Corso universitario di aggiornamento professionale ottenendo la qualifica di Valutatore di Impatto Sociale.
Per aiutare le cooperative ad imboccare con decisione questa strada già nel luglio 2022 Coopfond aveva organizzato 3 focus group per le imprese facenti parte del portafoglio, a cui avevano aderito 24 cooperative, di cui 15 di grandi dimensioni e 9 di medio-piccole dimensioni, per aumentare la cultura sui temi di sostenibilità e raccogliere le esigenze. Sulla base delle priorità emerse dalle cooperative partecipanti, insieme a SCS, sono stati realizzati poi 4 workshop di approfondimento. Un lavoro formativo necessario per sostenere un cambiamento vero, solido e permanente.
Questo lavoro è alla base dei risultati che il Bilancio racconta, ma anche delle tre sfide che attendono ora Coopfond sul fronte della sostenibilità. Il primo obiettivo è realizzare una migrazione di quote di portafoglio dalle classi C e B alla classe A, quella di chi realizza interventi capaci di realizzare soluzioni e non solo evitare danni. Si lavorerà poi per impostare un sistema di rating più sofisticato che porti alle cooperative valore aggiunto in termini di progressivo allineamento con la CSRD.
Si lavorerà, infine, per ottenere il riconoscimento della classificazione portata avanti dal Fondo mutualistico di Legacoop da parte del sistema bancario e finanziario esterno. Un passaggio fondamentale perché – come raccontano bene le esperienze di Respira e di Urbana, approfondite nel Bilancio – quella della sostenibilità è una sfida che non si vince da soli e unicamente il lavoro di rete è in grado di produrre un impatto significativo.
Leggi il Bilancio di Sostenibilità 2022/23 di Coopfond