Lo scorso 12 aprile si è svolto a Ferrara un convegno organizzato dalla sezione territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, di cui Legacoop Estense fa parte insieme a molti soggetti territoriali: otto Istituzioni pubbliche (tra cui Prefettura, INPS, Ispettorato del Lavoro), undici Comuni, otto associazioni di categoria, tre organizzazioni sindacali, tre associazioni a vario titolo impegnate nel sociale e un centro interuniversitario. “La Rete – spiega Manuela Graziani di Legacoop Estense – intende promuovere la cultura del lavoro regolare nel settore agricolo, prevenire forme di sfruttamento, favorire formazione costante della manodopera e il miglioramento delle condizioni di lavoro”.
L’iniziativa, cui ha preso parte anche dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, ha visto la partecipazione di due cooperative associate: la cooperativa agricola Giulio Bellini, con l’intervento “Innovazione e lavoro di qualità: coltiviamo il futuro” da parte del presidente Giuseppe Ciani; la cooperativa sociale CIDAS, per cui è intervenuta la coordinatrice servizi Società e Diritti di CIDAS Giulia Bertarelli, parlando di “Sistema di accoglienza e integrazione e la protezione delle potenziali vittime di sfruttamento lavorativo”.
Giulia Bertarelli ha portato l’attenzione sull’importanza dei progetti gestiti dalla Cooperativa che permettono di disporre di un osservatorio speciale in grado di intercettare un possibile sfruttamento e garantendo la tutela delle persone che potrebbero essere minacciate o coinvolte. In questo contesto, CIDAS mette in atto le buone prassi da condividere con le aziende e con tutti gli enti coinvolti, a tutela e salvaguardia del lavoro.
In particolare attraverso l’importantissima azione di protezione e rete sul territorio messa in atto dai progetti SAI (Servizi Accoglienza Integrazione) che CIDAS gestisce a Bologna, a Ravenna e a Ferrara e provincia; ma anche grazie ad altri programmi, anche interregionali come “Common Ground”, realizzato sul territorio di Ferrara, in collaborazione con Comune di Ferrara e Centro Donna Giustizia, che operano contro lo sfruttamento del lavoro e si propongono di attuare interventi mirati per l’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini/e di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo.