Un nuovo “Patto” tra la Regione Emilia-Romagna, associazioni di rappresentanza e formazioni sociali intermedie per una sempre maggiore integrazione delle politiche regionali, a partire dal riconoscimento del carattere trasversale delle politiche ambientali, dallo sviluppo del capitale umano, dal contrasto al lavoro povero, dai costi delle transizioni che le imprese stanno sostenendo fino alla gestione coordinata delle conseguenze degli eventi atmosferici eccezionali.
È una delle proposte che l’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna (il coordinamento che riunisce le centrali regionali di Agci, Confcooperative e Legacoop) ha lanciato nel corso dell’incontro con Elena Ugolini e Michele De Pascale, candidati alla presidenza della Regione alle elezioni in programma il 17 e il 18 ottobre 2024.
“Il “Patto per il lavoro e per il clima” ha rappresentato, nelle scorse legislature, un modello positivo di “governance partecipata”. Auspichiamo che sulla scorta dell’esperienza passata, questo metodo di governance sia adottato e sviluppato anche dalla prossima Giunta regionale, senza dimenticare quei settori nei quali occorre intervenire come sanità, socio-assistenziale e casa, in quanto determinano la qualità della vita e l’attrattività di un territorio. L’Emilia-Romagna può contare su un sistema economico e produttivo solido e capace di innovarsi, rimanendo agganciata al treno delle regioni europee con i migliori indicatori di sviluppo e di benessere e i più alti tassi di crescita ma la prossima legislatura regionale si apre su di uno scenario globale in forte mutamento i cui effetti negativi possono essere attenuati dalla scelta dell’Economia Sociale come possibile nuovo modello di sviluppo. Proponiamo al futuro Governo della Regione e alla prossima Assemblea legislativa, di assumere i principi dell’Economia sociale come principi guidaai quali ispirarsi e l’istituzione di un assessorato specifico per monitorare l’avanzamento delle politiche e garantire il necessario raccordo con le politiche nazionali e europee. Inoltre, proponiamo alla Regione di candidarsi ad ospitare il Centro europeo per l’Economia sociale“, dichiarano Daniele Montroni, Francesco Milza e Massimo Mota, copresidenti dell’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia-Romagna.
Al centro del confronto con i candidati le proposte della cooperazione su attrattività del territorio, politiche industriali, salute, agroalimentare, rigenerazione urbana e territoriale, emergenza abitativa, sostegno alla formazione terziaria come attivatore di mobilità sociale, promozione dei Wbo per le successioni d’impresa, logistica sostenibile. Al centro della piattaforma cooperativa ci sono i temi della promozione di uno sviluppo equo, del rafforzamento della coesione sociale e del contrasto ai cambiamenti climatici e demografici che investono l’Emilia-Romagna.
La cooperazione è un attore protagonista del sistema economico, produttivo e sociale dell’Emilia-Romagna assicurando lavoro stabile e di qualità al 12,8% degli occupati in regione. Le 4.281 imprese cooperative attive impiegano 233.261 addetti e realizzano un fatturato aggregato di 44,69 miliardi di euro (pari al 13,6% del totale regionale).
L’Emilia-Romagna è prima in Italia per incidenza della cooperazione sul totale degli addetti regionali e per il valore fatturato. Circa un terzo del “fatturato cooperativo” nazionale è “made in Emilia-Romagna.