La Fondazione Mario Del Monte ha organizzato tre iniziative in occasione dei 30 anni dalla scomparsa di Mario Del Monte, sindaco, cooperatore e politico che ha lasciato un segno indelebile nella città di Modena e alla cui opera ed insegnamenti, da sempre, si ispira.
Dopo il primo appuntamento dal titolo “Autonomia locale e regionalismo: attuazione dei principi costituzionali di uguaglianza e di solidarietà o autonomia differenziata?”, che si è tenuto l’11 settembre presso la Sala Paganelli di Palazzo Europa, il ciclo prosegue il 26 novembre con l’incontro “Costruire nuova e buona cooperazione. La partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese”. Questa seconda iniziativa affronterà il tema del modello cooperativo che ha avuto ed ha un forte presenza nel territorio modenese per discutere della sua attualità e delle sue prospettive anche in relazione alle normative legislative europee e nazionali sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese.
L’appuntamento è alle ore 17.30 presso la Sala Ulivi (via Ciro Menotti, 137) a Modena. Interverranno Maurizio Borsari, ex dirigente di Legacoop Modena, Enrico Giovannetti, docente di Unimore, Edoardo Ales, docente di diritto del lavoro all’Università di Napoli Parthenope e membro del comitato scientifico della Fondazione Biagi, infine Paolo Barbieri, presidente di Legacoop Estense. A moderare l’incontro sarà la giornalista Morena Pivetti.
«Mario Del Monte è presidente della Lega delle cooperative di Modena da quattro anni quando prematuramente viene a mancare – ricorda Roberto Guerzoni, presidente della Fondazione Mario Del Monte –. Una esperienza breve ma molto intensa. Egli può giovarsi della lunga esperienza politica e amministrativa che lo hanno visto sindaco della città e assessore regionale, ma in particolare può mettere a frutto la sua competenza sui temi economici e dello sviluppo del territorio a cui si era sempre dedicato anche per la sua provenienza dal mondo del lavoro. Diverse sono le innovazioni che introduce. In particolare, vorrei sottolineare quella dell’impegno e della presenza della cooperazione nel campo sociale, allargando la tradizionale presenza nei settori dell’edilizia e del consumo. È infatti in quegli anni che nasce la cooperativa sociale Aliante, con contributo determinante di Vittorio Saltini. Nel ricordarlo abbiamo voluto ribadire il valore del modello dell’impresa cooperativa in coerenza con ciò che è scritto nella Costituzione all’articolo 45 che impegna il legislatore a promuoverla e a sostenerla. Vogliamo avviare una riflessione sull’importanza che ha l’impresa cooperativa nell’economia e nella società, in particolare in Emilia-Romagna, cercando di aprire un confronto su ciò che è possibile fare oggi e nel futuro per fare crescere esperienze positive di cooperazione e accrescere la democrazia nelle imprese attraverso la partecipazione dei lavoratori alla gestione».
«Ogni impresa, oggi, si trova ad affrontare sfide importanti, dall’inflazione al cambiamento climatico, dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità – sottolinea Paolo Barbieri, presidente di Legacoop Estense-. Come imprese cooperative, però, oltre alla sfida industriale dobbiamo prestare particolare attenzione alla sfida sociale: il rapporto con la nostra base sociale è fondamentale, perché un socio coinvolto rende una cooperativa più solida e dà più speranza al ricambio generazionale, una sfida che va rimessa al centro per dare un futuro alle nostre cooperative. Ringrazio quindi la Fondazione del Monte per aver organizzato questa importante giornata, che ci permetterà di confrontarci su tematiche fondanti della cooperazione, come il ruolo di lavoratori e soci nella gestione delle imprese cooperative e il principio di intergenerazionalità».
La terza e ultima iniziativa organizzata dalla fondazione in ricordo di Mario Del Monte, dal titolo “Partiti, rappresentanza e partecipazione dalla Costituzione ad oggi. E domani?”, si terrà il 21 gennaio 2025. L’incontro sarà incentrato sul ruolo democratico essenziale dei partiti delineato nella Costituzione per interrogarsi su quanto è cambiato nella situazione attuale e quale futuro potranno o dovranno avere. Prossimamente comunicheremo i dettagli dell’evento.
Biografia di Mario Del Monte
Mario Del Monte nasce a Modena il 2 dicembre 1941. Operaio dall’età di 13 anni, frequenta di sera le scuole professionali ed ottiene la qualifica di “modellista in legno”. All’età di 20 anni lascia il lavoro di operaio ed inizia l’attività a tempo pieno nella Federazione giovanile comunista modenese diventandone Segretario provinciale. Nel ’65 diventa responsabile della Commissione operaia del Comitato cittadino di Modena e poi Segretario del partito in città e membro della Segreteria provinciale. Dal ‘75 all’80 è Segretario della Federazione provinciale. Dal ‘65 Consigliere comunale di Modena, viene eletto Sindaco della città nel 1980. Rieletto nel 1985, due anni dopo passa alla Giunta della Regione Emilia-Romagna con la responsabilità di Assessore agli Affari legislativi e generali. Nel ‘90, rientra a Modena e viene eletto Presidente della Lega provinciale delle cooperative. Ricopre tale incarico fino all’8 settembre 1994, quando muore a pochi passi da casa, a seguito di incidente stradale, mentre rientra in auto dopo aver trascorso la notte in un turno di servizio alla Festa provinciale dell’Unità.