L’Università di Ferrara sarà la sede della prima Winter School del Dottorato di ricerca di interesse nazionale (DIN) in Studi per la Pace. Una cinquantina di giovani dottorande e dottorandi prenderanno parte a questo evento (il primo nel suo genere): arriveranno dalle tante università italiane che partecipano al DIN (coordinate dalla Sapienza di Roma; più di 70 sono gli Atenei raccolti in RUniPace, la Rete Universitaria per la Pace), con docenti e ospiti dall’Italia e da altri Paesi europei. Si tratta di un momento essenziale della didattica del dottorato, ma anche di una occasione per riflettere insieme sulla mediazione nonviolenta del conflitto umano, sulla sua genesi, sul nesso tra democrazia, imperialismo e guerra, sulle risorse e i limiti del diritto internazionale e delle istituzioni sovranazionali; sul senso degli Studi per la Pace, sul ruolo che l’educazione e la formazione universitaria possono svolgere per favorire una cultura di pace. Sarà anche un’opportunità per conoscersi, tra dottorande/i e docenti del DIN e per coinvolgere anche, in alcuni eventi mirati, studentesse e studenti di UniFe e la comunità ferrarese nel suo complesso. In particolare, hanno colto lo spirito di collaborazione tra enti implicito nella terza missione Legacoop Estense, ARCI e le organizzazioni sindacali, che sostengono la Winter School.
La Winter avrà luogo tra il 17 e 21 febbraio prossimi, a Palazzo Turchi di Bagno. Si comincerà con l’intervento di Jean-Loup Amselle, già docente presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, il pomeriggio del 17 febbraio, su ‘L’invenzione del Sahel’: non è un caso che si sia scelto di inaugurare questa settimana di riflessione sul conflitto umano parlando di Africa. Si concluderà il 21 con l’intervento in remoto di Tomaso Montanari su patrimonio culturale e costruzione della pace e con la relazione finale di Antonio Mazzeo su scuola, università e cultura bellicista. Nel mezzo, panel, conferenze, tavole rotonde sulla giustizia riparativa, sull’educazione alla pace, sulla mediazione nei conflitti internazionali, sul rapporto tra economia, squilibri ambientali e guerra, con un intervento il lunedì sera da parte di ARCI, sindacati confederali, Legacoop (presso il circolo ARCI Bolognesi di Ferrara) sui programmi da loro avviati nell’ambito della cooperazione internazionale e nella mediazione dei conflitti.